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È per te, il 20 Settembre
Dodici anni fa, ho fatto una promessa a me stessa. Una promessa che non ho mai condiviso con nessuno. Ho promesso di vivere bene nonostante il dolore e l’ingiustizia che ho subito dalla vita. Spesso ci dimentichiamo di avere un grande privilegio: la salute. Ce ne dimentichiamo perché siamo abituati ad averla, ma io ho vissuto la mia vita con una persona che non ha avuto questo privilegio, e l’ho visto ogni mattina spingere la sua bombola dell’ossigeno per andare a lavoro. L’ho visto lottare contro se stesso perché voleva solo sentirsi “normale”. Nel corso degli anni, tanti mi hanno chiesto come ho fatto a superare il lutto di mio…
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La nuova Me
Quest’anno ho cambiato spesso la pettinatura dei capelli. Mi sono divertita a cambiare colore, taglio e forma. In un solo anno ho provato tutti i tagli che mi sarebbe piaciuto sperimentare e che non ho mai avuto il coraggio di fare. La verità è che, come la maggior parte delle persone, non tagliavo i capelli perché la paura di non piacere agli altri superava di gran lunga la voglia che avevo di cambiare Quello che mi ha fatto riflettere in questi mesi, è stata la reazione delle persone, ad ogni taglio che ho cambiato. Quando da lunghi sono passata al carrè, c’è chi mi ha detto che stavo meglio con…
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Ritrovare la strada
Essere infermiere non è semplice. Farlo in un Paese come l’Italia lo è ancora meno. Mi sono laureata ormai 11 anni fa e nel corso degli anni, lentamente ho perso la mia passione. Mi sono vergognata spesso di questa cosa. La verità è che ho perso interesse, e mi sono trasformata in un robot che ciclicamente fa le stesse cose: mi alzo al mattino, vado al lavoro, sento il “bip” del cartellino al timbratore, che è ormai quasi fastidioso, e mi dirigo verso il mio reparto come se andassi al patibolo. Ogni giorno quel magone e quella angoscia si fanno sempre più grandi dentro di me. Non sono sempre stata cosi.…
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L’amore che dai, resta.
Anni fa ho chiuso una storia d’amore importante. Forse la più importante che ho avuto nella mia vita. Una storia lunga quasi cinque anni, in cui avevo investito tutto: i miei sogni, i miei progetti futuri, le mie speranze, i miei sentimenti ma più di ogni altra cosa, le mie aspettative. Ho cambiato città e lavoro per un uomo. Un uomo che amavo. Mi sono licenziata e trasferita dall’altra parte dell’Italia per lui. Quando è finita, mi sono sentita tradita e frustrata. Mi sono ritrovata sola in una città che non conoscevo, con mezzo armadio vuoto, il cuore a pezzi e un futuro da riprogettare. Sono stata arrabbiata, per anni,…
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Viaggi Bla Bla Car
Oggi ho fatto l’ennesimo viaggio di sette ore. Ho camminato a piedi fino alla stazione, ho preso un bus, e poi un treno fino a Padova. Ho condiviso un pezzo di strada in auto, con un perfetto sconosciuto, tramite l’applicazione “Bla bla car”, per arrivare a Tortoreto Lido. Da lì, ho preso un altro regionale fino a Pescara.Spesso mi chiedono: «Ti fidi a viaggiare con degli sconosciuti? Non hai paura?» Resto sempre un po’ interdetta da queste domande. Perché il sentimento che le muove è: la sfiducia. Sfiducia verso il prossimo. Sfiducia per il mondo in cui viviamo. E non la curiosità di conoscere persone nuove, la voglia di condividere…
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Diventare Grandi
Quando si diventa troppo “grandi” per fare qualcosa? Quando smettiamo di fare cose divertenti come quando eravamo bambini? Me lo sono chiesta ieri, dopo che la mia amica Giulia mi ha invitata a saltare sulle molle. In realtà quando ho accettato, non sapevo nemmeno cosa avrei fatto veramente.Eravamo le uniche adulte, e appena arrivate mi sono sentita un po’ a disagio, come se ci si dovesse vergognare di qualcosa. Forse di essere troppo grandi per saltare sulle molle. In fondo sono “giochi da bambini”. Ma chi l’ha deciso?Così, abbiamo lasciato i cellulari e le borse in un’armadietto, e abbiamo indossato i nostri calzini. Al primo salto, mi è sembrato di…
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Capelli strani
Sono sul traghetto che dall’Isola dell’Asinara ci riporta a Porto Torres, in Sardegna. Dentro c’è l’aria condizionata a una temperatura cosi bassa, da far freddo. Decido di spostarmi fuori e mi siedo su una panchina sul ponte. Chiudo gli occhi e ascolto il mare. Mi godo l’ultimo sole tiepido della giornata, e ripenso felice alla fantastica giornata appena trascorsa: al giro per l’isola in bici, alla libertà di gestire il mio tempo, di fermarmi dove voglio. Ripenso alle calette dal mare trasparente, al bagno in mezzo ai pesci, all’emozione provata nel vedere la casa dove si erano nascosti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e dove hanno lavorato per il maxi…