Racconti

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    Cosa mi piace fare?

    Dicembre 2023 Paolo per Natale mi ha regalato un corso di scrittura emozionale. Era qualche giorno prima di Natale, lo ricordo perfettamente. Era sera ed eravamo a casa, sul nostro divano e io ho guardato quel foglio perplessa. Erano mesi che mi diceva che ero brava a scrivere e che dovevo coltivare questa passione, mi ripeteva di seguire la pagina di una scrittrice: “La Gazza”, ma io come sempre rimandavo. Sono bravissima a procrastinare, lo faccio da una vita. «Guarda che è brava. Sono sicuro che ti piacerà» mi disse. Io non lo volevo fare quel corso di scrittura. Intimamente lo vivevo come un altro impegno che non volevo prendere…

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    La caramella alla fragola

    Eccola lì, mentre mi guarda tutta stropicciata, avvolta nella sua carta. Entra nel palmo della mia mano, cosi piccola a prima vista e dal cuore dolce, con una grande importanza ma dal retrogusto amaro. La scrollo tra le mani, scartandola lentamente. Qualche granello di zucchero mi si attacca alle dita, proprio come quel giorno, è cosi morbida. Improvvisamente il profumo di fragola aleggia nella stanza, inebria le mie narici. Sorrido mentre la osservo, per tutto quello che una cosa cosi semplice mi ricorderà per tutta la vita.  Ricordo, in maniera vivida, il giorno in cui – per caso – mi sono imbattuta su internet nel racconto “Una caramella e 50 anni…

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    Restare

    Sono a letto, mi sveglio di soprassalto per le grida di mia madre, le sento provenire dalla cucina. «Fedora, la colazione è pronta! Farai tardi» mi dice mentre si avvicina alla mia stanza. «Arrivo mamma» le rispondo, e mi giro dall’altra parte del letto. Non passa nemmeno un minuto, e sento una mano tirarmi via la coperta di dosso. Sono in posizione fetale e sento freddo. “Maledizione” penso, odio profondamente questa cosa. All’improvviso arriva la luce dei raggi del sole dritti negli occhi. Con un occhio mezzo aperto vedo mia mamma che con violenza sta tirando su la tapparella della finestra. «Alzati!» mi urla. Amo gli imperativi minacciosi di mia…

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    Capelli strani

    Sono sul traghetto che dall’Isola dell’Asinara ci riporta a Porto Torres, in Sardegna. Dentro c’è l’aria condizionata a una temperatura cosi bassa, da far freddo. Decido di spostarmi fuori e mi siedo su una panchina sul ponte. Chiudo gli occhi e ascolto il mare. Mi godo l’ultimo sole tiepido della giornata, e ripenso felice alla fantastica giornata appena trascorsa: al giro per l’isola in bici, alla libertà di gestire il mio tempo, di fermarmi dove voglio. Ripenso alle calette dal mare trasparente, al bagno in mezzo ai pesci, all’emozione provata nel vedere la casa dove si erano nascosti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e dove hanno lavorato per il maxi…